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Con la Zink la Polaroid diventa digitale

di sofia 27 maggio 2008

Le foto fatte con la Polaroid sono indimenticabili e, francamente, ineguagliabili. Il tipico formato, l’emozione dell’attimo, il colore particolare della fotografia, l’immediatezza della trasposizione della realtà su carta fotografica, rimarranno per sempre nella nostra memoria collettiva.

Oggi Polaroid però prova a reinventarsi cercando di scavalcare il limite dell’analogico ed aprendosi al digitale, cercando però di rimanere sempre fedele a se stessa. La società ha lanciato Polaroid Zink, una macchina fotografica digitale da 7 megapixel, con zoom ottico 3x e display da 2 pollici con una stampante incorporata, che riproduce le immagini in formato 50×76 mm, quelle di un biglietto da visita. In soli trenta secondi e senza l’utilizzo di inchiostro si ha delle foto di ottima qualità, grazie alla carta speciale, resistente all’acqua e non fotosensibile.

Questa carta, brevettata dalla Zink, azienda americana fondata da ex-dipendenti della Polaroid, è costituita da tre strati di polimeri cristallini che, attraverso la temperatura della stampante, si attivano riproducendo i cromatismi delle foto digitali. Le foto possono essere stampate sia dalla fotocamera (tramite l’apposito cavo), sia da un cellulare con connessione Bluetooth.

La stampante da sola dovrebbe costare 100 dollari (quindi circa 77 euro) mentre la versione combinata, macchina fotografica e stampante, 200 dollari.

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