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Harvard vs. RIAA per la libertà digitale

di elena.ventilati 13 febbraio 2009

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Il tema dei diritti d’autore nell’era di internet è certamente uno dei più discussi. Pare però che la RIAA (la nostra SIAE versione americana cioè quella società atta a proteggere i diritti d’autore) abbia chiesto alle università americane di indicargli le persone che utilizzavano i computer dei laboratori per scaricare materiale illegale. Le università non solo non hanno consegnato nessun dato ma hanno inviato una lettera alla stessa RIAA evidenziando il fatto che il loro scopo non è quello di fare gli interessi finanziari delle persone iscritte a tale ente, ma quello di creare conoscenza, aprire le menti degli studenti e mettere a disposizione le più ampie possibilità educative.

Il comunicato rilasciato da Charles Nesson e Jhon Palfrey a molti è sembrato una dichiarazione di guerra. Non a caso, poche settimane dopo, gli stessi professori dell’università di Harvard hanno deciso di mettere alla prova i propri studenti sottoponendogli come studio l’incostituzionalità di una eccessiva e scorretta campagna effettuata dalla RIAA.

Come si è giunti a tutto ciò? Perché c’era asperità tra la RIAA e le università? Il motivo fu che la RIAA nel 2008 ricorse alla corte federale del Massachusset per far causa a Joel Tenenbaum, uno studente di Havard, accusandolo di utilizzare materiale scaricato illegalmente. Come la maggior parte dei casi legali in cui una delle due parti è una grossa società, la parte con meno denaro arriva a perdere o ad accettare pesanti patteggiamenti. Ma quando le speranze per Joel Tenenbaum sembravano esigue ecco che lo stesso giudice Nacy Gerter, molto all’avanguardia su tematiche legate al mondo informatico, decise di avvisare il professore Nelson dei seri guai in cui stava per cacciare uno dei suoi studenti. Il professore iniziò quindi a tenere un nuovo corso chiamato CyberOne col fine di studiare le leggi legate ad internet come la libertà digitale e la libera educazione nel web. Molti studenti presero parte al corso e alcuni di essi, dopo aver analizzto il caso di Joel, lo aiutarono.

Chi vincerà la causa? Ancora oggi il processo sta andando avanti e si è certi che se Joel Tenenbaum con l’università di Harvard alle sue spalle dovesse vincere si aprirebbe un nuovo caso che avrebbe dell’eclatante e proclamerebbe l’inizio di un minor controllo nel mondo di Internet.

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